Linkedin: Come fare un profilo che spacca!

Negli ultimi anni gli utenti iscritti a Linkedin sono cresciuti in modo esponenziale: attualmente la piattaforma conta circa 562 milioni di account. Mica pochi vero? In Italia ne fanno uso 11 milioni di persone (contro i 25 milioni dell’Inghilterra) e di queste solo il 23% sono attive quotidianamente o pubblicano post durante la settimana.

 

INDICE

 

 

Perché è importante curare e usare il proprio profilo Linkedin?

LinkedIn è un social, vero, ma ha un utilizzo principalmente B2B. Cosa vuol dire B2B? Business To Business, ovvero da aziende per aziende. Quindi orientato al lavoro, sia per chi lo cerca sia per chi lo offre ed è per questo che avere un profilo attivo e curato, soprattutto per te se stai cercando un’occupazione o vuoi farti notare, è importante! Inoltre, devi sapere che il profilo appare nei risultati del dio Google ed ha un rank (punteggio) più alto di qualsiasi blog o cv.

Come possiamo migliorarlo?

 

Pensa a quali cose guarda una persona quando approda sul tuo profilo: nome e cognome, immagine profilo e la tua headline.

Nome e cognome si spera siano quelli veri e poi arriva l’immagine. Partiamo da qui: cosa hai? Un bel selfie con gli occhiali da sole? Una foto in spiaggia o quella del tuo cane? (Sono quelle più diffuse) No! Non sono adatte, e sai perché? Devi risultare prima di tutto credibile. Un’azienda che ti sta cercando, che tu sia un freelance o in cerca di occupazione, appena vede la tua foto col gattino (per quanto carina) scappa a gambe levate.


Quindi cosa fare? Metti una foto professionale e ti consiglio di inserirla in tutti i social cosi risulterai riconoscibile nel web.

Cosa è la headline e cosa metterci?

 

foto-profilo-linkedin

 

 

E’ l’elemento più complesso del profilo perché in soli 120 caratteri devi far capire chi sei e che soluzione puoi offrire a un potenziale cliente oppure, se stai cercando lavoro, ti consiglio di mettere in quei pochi caratteri i tuoi punti di forza, le tue skills.

 

Usi le parole chiavi? Se le inserisci nella headline sarà più facile trovarti! Ad esempio, se scriverai “grafico” o “perito tecnico”, quando le aziende o i recruiter delle agenzie cercheranno tali figure apparirai con più possibilità nei risultati. Certo, se 20mila persone scrivono “grafico” sulla propria headline, c’è la possibilità che tu non venga visto. Cosa fare? Sii più dettagliato, metti una skill tua per farti riconoscere, come “grafico nel settore immobiliare” o “manager nel settore food” e vedrai che funziona!

 

Arriviamo al Summery!

 

summery-linkedin

Molte persone fanno l’errore di scrivere il sommario in terza persona, pensando di apparire più professionali oppure sono abituati ad un tipo di comunicazione più cartacea (cv). La comunicazione sul web deve essere in prima persona, e soprattutto ciò che scrivi deve risolvere il problema.

 

Il summery di Linkedin è come una landing page e in quanto tale deve condurre ad una call to action (CTA) da parte dell’utente. 

 

Costruiscilo partendo dalla fine:

  • Quale soluzione prevedi?
  • Cosa si aspetta il cliente?
  • Vuoi farlo approdare sul tuo sito?

 

►►Decidi la tua call to action!

Come dice Mark Schaefer “noi creiamo i contenuti ma sono anche i contenuti a creare noi”. 

Ci sono cose importanti a cui devi pensare quando scrivi il Summery:

  • Il tuo punto di forza (ognuno è unico)
  • L’approccio (commerciale? Tecnico? Accademico?)
  • Lavorare sulla percezione che gli altri hanno di noi
  • Dai del TU a chi ti sta leggendo, accorcia le distanze come io sto facendo con te amico mio!
  • Scegli il linguaggio corretto, niente tecnicismi e sii chiaro. (Prova a pensare a come spiegheresti il marketing a tua madre)

Se hai capito ed eseguirai queste fasi, farai un riepilogo efficace, professionale e soprattutto unico.

Se vuoi visitare il mio profilo Linkedin : clicca qui. 

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